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Il segmento testuale Antonio Gramsci è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 270Analitici , di cui in selezione 13 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da [Le relazioni] Apertura dei lavori (prof. Bianchi Bandinelli) in Studi gramsciani

Brano: [...]demia delle Scienze ungherese trattenuto dalle difficoltà finora incontrate per ottenere il visto di ingresso in Italia. E cosi pure confidiamo che possa giungere dalla Romania il prdf. Costantin Nicuta, trattenuto da impegni di lavoro.

Con la loro adesione, con la loro presenza, essi dimostrano di aver saputo intendere il significato ohe a questo Convegno ha inteso dare il Comitato direttivo deH’Istituto Gramsci.

Ventanni dopo la morte di Antonio Gramsci, morte che senza ombra di retorica potremo ben chiamare termine di un lungo martirio nelle carceri dell’Italia fascista, e dieci anni dopo l’instaurazione della Costituzione repubblicana in Italia noi ci siamo rivolti agli uomini di cui388

Apertura dei lavori

tura che già avessero avuto occasione di interessarsi della problematica gramsciana, per invitarli, non già ad una verbale celebrazione di Gramsci, non già ad una sua laica beatificazione, ma a rendere onore alla memoria di Gramsci nellunioo modo che fosse degno di lui e che anche alla sua concezione di vita, cosi profondamente e [...]

[...]ccinge a discutere e a parlare su Gramsci, deve tener conto del modo tutto particolare nel quale la sua opera è stata redatta e ci è giunta, deve aver presente con chiarezza ciò che si è svolto in Italia nei venti anni, 19371957, passati dalla morte di Gramsci.

In questo Convegno abbiamo voluto raccogliere attorno al nome di Gramsci prevalentemente uomini di studio e non uomini e istanze politiche. Tuttavia, non possiamo certo dimenticare che Antonio Gramsci è stato un grande combattente delazione politica, è stato il fondatore di un grande partito politico, il Partito comunista italiano. E se anche siamo ben lontani dal voler fissare la figura di Gramsci in lina qualsiasi oleografia eroica, non dimentichiamo che ai grandi moti storici, accanto alla conoscenza razionale occorrono anche i simboli, perché non si può essere tutto un popolo di storicisti e Antonio Gramsci non appartiene certo solo agli studiosi di problemi storici, agli intellettuali, ma a tutto il popolo italiano, del quale egli può ben costituire il simbolo per le sue sofferenze, per la sua umanità profonda, e anche per il particolare accento della sua formazione culturale.

Come gli intervenuti sanno, è parso opportuno articolare questa nostra discussione intorno a quattro relazioni, sulla situazione dell’opera di Gramsci rispetto alla 'cultura italiana, rispetto alla storia italiana, rispetto al pensiero marxista4eninista, rispetto alla metodologia filosofica; relazioni che sono state as[...]

[...]che il tema della lotta popolare, il tema, in sostanza, della « Rivoluzione italiana », si trovi al centro degli interessi degli studiosi professionali, da noi in Italia forse più di quello che avviene ed è avvenuto in altre culture, in alcune delle quali — come quella germanica — la superiore cultura ufficiale non seppe svolgere il tema della lotta popolare.R. Bianchi Bcmdinelli 391

Questo particolare carattere della nostra cultura trova in Antonio Gramsci l’ispiratore immediato, dalla cui opera non ancora tutte le conseguenze, non tutti i frutti, sono stati tratti e fatti maturare.

Io formulo l’augurio che questo nostro Convegno ci faccia fare un passo avanti in questo senso e che esso segni l’inizio di una serie di ricerche sistematiche e puntuali; e che inoltre contribuisca ad una sempre migliore conoscenza di questo nostro grande Maestro nel campo internazionale degli studi socialisti, sulla via della conquista di una cultura progressiva viva, ricca e unitaria.

26.



da [I Documenti del convegno. Appunti per le relazioni e Comunicazioni] F. Papi, LA concezione della storicità nel pensiero di Gramsci in Studi gramsciani

Brano: Fulvio Papi
LA CONCEZIONE DELLA STORICITÀ
NEL PENSIERO DI GRAMSCI
1. Quando si deve indicare la dimensione propriamente filosofica dell'opera di Antonio Gramsci è necessario tenere presenti due direzioni egualmente importanti e tra loro naturalmente connesse: per un verso,. come è detto nel riassunto della relazione di Luporini, il <divello in cui le diverse questioni s'incontrano e tendono ad articolarsi », per altro verso, la ripresa radicale del tema dell'autonomia filosofica deL marxismo come generale concezione del mondo, la quale, nell'opera gramsciana, si ritrova sia nella vigorosa messa a fuoco della trama teoretica che sorregge e giustifica questa affermazione, sia nella valorizzazione concreta dell'universalità critica che il marxismo cosí [...]

[...]ere originale (una volta che si sia tenuto conto della necessità di sviluppare piú a fondo quella dimensione natu ralistica che ad una concezione della storicità si deve connettere), si ritrovano tutti gli elementi fondamentali per costituire il centro metodico d'innesto in cui le nuove esperienze filosofiche trovino il loro invera mento universale e scontino, senza residui, il rischio di nuove evasioni metafisiche. Cosí concepito il pensiero di Antonio Gramsci si presenta come un elemento che volge verso la risoluzione di quella crisi storica e filosofica che, al di fuori di facili ottimismi, è il carattere fondamentale del nostro tempo e del nostro pensiero, divenendo cosí la coscienza universale di una ritrovata libertà.
1 LUDOVICO GEYMONAT, Saggi di filosofia neorazioszalistica, Torino, 1953, soprattutto pp. 1526 e pp. 5566; GIULIO PRETI, Praxis ed empirismo, Torino, 1957.



da Giudizi di Antonio Gramsci su Benedetto Croce in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno

Brano: LA RINASCITA 7
Giudizi di Antonio Gramsci su Benedetto Croce t
Casa Penale di Turi, 13 aprile 1932
Quando avrò letto il libro del Croce sarò molto contento di esserti utile, scrivendoti qualche nota critica in proposito, non una recensione compiuta; come tu desideri, perché sarebbe difficile da buttar giù così all' improvviso. Del resto ho già letto i capitoli introduttivi del libro, perché già apparsi in opuscolo indipendente qualche mese fa e posso già da oggi incominciare a fissarti alcuni punti che ti potranno essere utili per fare delle ricerche, e informarti meglio, se vuoi dare al tuo lavoro una certa organicità e qualche am[...]

[...]sistano a queste forme irrazionali di propaganda e, pur non indebolendo il loro paese in guerra, resistano alla demagogia e salvino il futuro. Il Croce vede sempre nel momento della pace il momento della guerra e nel momento della guerra quello della pace e rivolge la sua operosità a impedire che sia distrùtta ogni possibilità di mediazione e di compromesso tra i due momenti. Praticamente la posizione del Croce
i Dalla raccolta delle lettere di Antonio Gramsci dal carcere, di imminente pubblicazione a cura della nostra riviste, togliamo questi passi nei quali Gramsci, su richiesta della cognata (che corrispondeva con lui) esprime il suo giudizio sulla Storia d'Europa del Croce e su tutta la concezione crociana della storia. Le lettere passavano attraverso la censura carceraria, la quale, doro quella del 6 giugno circa la colla borazione oggettiva tra il filosofo idealista e coloro che ufficialmente lo combattevano, impose a Gramsci di non più scrivere su questo argomento I La necessità di ottenere che le lettere superassero lo scoglio della censura[...]



da [Gli interventi] Albert Schreiner in Studi gramsciani

Brano: [...]ra di Gramsci fino ad oggi non è stata sufficientemente studiata, né sono state sufficientemente divulgate le sue idee creative. Siamo venuti a Roma soprattutto in veste di « ricercatori », soprattutto per renderci esattamente conto del modo col quale vengono approfondite le idee di Gramsci e da ciò trarre quell’indispensabile impulso ed aiuto che ci permetta di far tesoro nella nostra lotta ideale di tutto quanto di positivo è stato lasciato da Antonio Gramsci.

Qualcosa è già stato fatto nella R.D.T. per far conoscere il pensiero di Gramsci. Già da alcuni anni abbiamo infatti pubblicato il suo studio sulla « quistione meridionale ». Ed è comprensibile la precedenza data a quest opera se si considera quanto la questione dell’alleanza fra gli operai e i contadini sia importante nel nostro Stato, tenendo anche conto che tale questione per lungo tempo è stata da noi sottovalutata anche da parte della avanguardia della classe operaia. Due anni fa sono state tradotte le Lettere dal carcere e cinque conferenze di Paimiro Togliatti che sono state raccol[...]

[...] ». Ed è comprensibile la precedenza data a quest opera se si considera quanto la questione dell’alleanza fra gli operai e i contadini sia importante nel nostro Stato, tenendo anche conto che tale questione per lungo tempo è stata da noi sottovalutata anche da parte della avanguardia della classe operaia. Due anni fa sono state tradotte le Lettere dal carcere e cinque conferenze di Paimiro Togliatti che sono state raccolte in opuscolo col titolo Antonio Gramsci — una vita per la classe operaia italiana. È prossima la pubblicazione della tradu570

Gli interventi

zione degli articoli di Gramsci del periodo delY Ordine Nuovo, cui farà seguito una scelta degli scritti tratti dai Quaderni del carcere. Riteniamo che queste pubblicazioni saranno particolarmente utili ai nostri studiosi e costituiranno un contributo per un più aperto e dialettico approfondimento del marxismo.

Dalle relazioni e dalle discussioni sono emerse una serie di questioni di grande interesse. Permettete che vi dica quanto positiva sia stata la mia impressione soprattutto per[...]



da Ranuccio Bianchi Bandinelli (Presidente Istituto Gramsci), Premessa [segue organigramma comitato d'onore e comitato direttivo Istituto Gramsci] in Studi gramsciani

Brano: Nei giorni 1113 gennaio 1958 si è svolto a Roma, organizzato dell'Istituto Gramsci, il I Convegno di studi gramsciani, i cui Atti vengono pubblicati nel presente volume.
Il Convegno si proponeva di portare un sostanziale contributo alla conoscenza, alla discussione dei principali nuclei del pensiero e dell'azione di Antonio Gramsci, all'approfondimento di tutta la vasta tematica intorno alla quale si dispiegò la sua appassionata indagine sia negli anni di accese lotte politiche che precedettero l'arresto, sia negli anni di tormentosa riflessione trascorsi nel carcere e stroncata dalla morte.
Lo studio del pensiero e dell'azione di Gramsci non si esaurisce negli studi che vengono qui pubblicati; essi costituiscono però, nel loro complesso, una solida base per nuove ricerche, per nuovi contributi e soprattutto una sollecitazione a svolgere quanto Gramsci intuisce, suggerisce e delinea con tanta ricchezza di implicazioni.[...]



da [I Documenti del convegno. Appunti per le relazioni e Comunicazioni] F. Alderisio, Riflessioni di A. Gramsci sul concetto della finalità nella filosofia della prassi in Studi gramsciani

Brano: [...]si arresta al dualismo di esistenza e coscienza, e considera questa come un mero riflesso di quella, e non come il coronamento e l'autoriflessione della stessa realtà o esistenza nel suo sapersi ed attuarsi, ossia la finalità ultima, che è la finalità stessa del reale e ad esso immanente.
Ritengo cosí di aver messo in opportuna luce, e riportato all'attualità della presente considerazione e ricerca filosofica un importante filone di pensiero di Antonio Gramsci, e ripreso insieme una esigenza teoretica interna alla filosofia della prassi ed al suo metodo dialettico nella sua concezione della natura e della storia umana e nella sua azione conseguente, aprendo infine una vasta ed interessante prospettiva di lavoro.
6.



da [I Documenti del convegno. Appunti per le relazioni e Comunicazioni] G. Tamburrano, Gramsci e l'egemonia del proletariato in Studi gramsciani

Brano: [...]elle masse è assicurato oltre che dalle verifiche elettorali e dalla partecipazione effettiva dei lavoratori alla vita degli organismi sociali e politici, soprattutto dalla unità ideologica e culturale esistente tra diretti e governanti, dal rapporto organico tra società civile e società politica.
Questi brevi accenni forse permettono di comprendere quanto attuale possa essere lo studio e la discussione critica della concezione dell'egemonia di Antonio Gramsci.



da [I Documenti del convegno. Appunti per le relazioni e Comunicazioni] R. Zangheri, La mancata rivoluzione agraria nel Risorgimento e i problemi economici dell'unità in Studi gramsciani

Brano: [...]lla storia della Francia rivoluzionaria 4, ma è cosi lontano dal sovrapporre un mo
1 R., p. 150.

2 £., p. 87.

3 A. Labriola, Discorrendo di socialismo e di filosofia, Bari, 1944, p. 141.

4 Gramsci certamente conosceva l’interpretazione nuova che del giacobinismo veniva elaborata dalla storiografia francese (del Mathiez possedeva in carcere La Revolution frangaise nei tre volumi dell’edizione Colin : G. CARBONE, « I libri del carcere di Antonio Gramsci », in Movimento operaio, a. IV, n. 4, lug.ag. 1952,Renato Zangheri

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dello giacobinofrancese a1la realtà politica del Risorgimento, che scorge appunto nella astratta trasposizione di schemi francesi il limite di Giuseppe Ferrari e la causa della sua sostanziale estraneità al processo unitario.

È decisivo, se non erro, in proposito, il luogo in cui, dopo aver ricordato l’orientamento antifrancese del partito d’azione, e quindi la sua difficoltà ad assimilare la nozione giacobina dell’alleanza con i contadini, Gramsci nota acutamente che il partito d’azione aveva tuttavia « nella st[...]



da [Gli interventi] Alberto Caracciolo in Studi gramsciani

Brano: [...]rne un raffronto con il leninismo e con Lenin.

Non voglio insistere di più su questa questione; c’è solamente da osservare, forse con una certa amarezza, come sia difficile per tutti noi ritornare a personaggi molto vivi, come Gramsci, nella polemica politica attuale, senza darne involontariamente una immagine adattata a sviluppi diversi che sono venuti poi. E come quindi sia ancora lungo il cammino per ricostruire la figura ed il pensiero di Antonio Gramsci* secondo uno sforzo non per trovarvi una conferma a quanto si fa oggi, ma per dare il più possibile, con autentico approfondimento di critica storica, l’unica ricostruzione che può anche oggi essere ricca di motivi vitali, la ricostruzione di quello che, nel suo tempo, egli fu veramente;



da [Gli interventi] G. D. Obickin in Studi gramsciani

Brano: [...] volume non è ancora compiuto perché la scelta presenta per noi particolari difficoltà. Esso sarà diviso in quattro sezioni dedicate agli scritti dei problemi del materialismo storico, ai problemi della rivoluzione, ai problemi di storia e po552

Gli interventi

litica, e ai problemi culturali. Questa edizione l'a cui tiratura sarà notevdlmente alta permetterà al popolo sovietico di apprezzane come merita la vita, il pensiero' e l’azione di Antonio Gramsci.

Questo convegno, che si è rivelato cosi proficuo, costituisce indubbiamente un grande avvenimento nella vita ideologica del movimento operaio internazionale, un grande contributo allo sviluppo del pensiero d’avanguardia sui problemi della cultura, della storia, della filosofia. Per gli uomini di cultura sovietica esso costituirà un nuovo stimolo a studiare la grande eredità di Gramsci.

Tanto più sentito e sincero è il mio cordiale ringraziamento agli organizzatori del Convegno per avermi dato la possibilità di partecipare ai suoi lavori.


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Antonio Gramsci, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Storia <---Gramsci <---italiana <---italiano <---marxismo <---marxista <---Filosofia <---materialismo <---Dialettica <---Pratica <---italiani <---Stato <---capitalismo <---gramsciane <---gramsciano <---leninismo <---leninista <---socialista <---storicismo <---Diritto <---Francia <---Ordine Nuovo <---Scienze <---comunista <---gramsciana <---ideologico <---siano <---socialismo <---Ciò <---Engels <---Mi pare <---Retorica <---Russia <---Scienza politica <---Storiografia <---Togliatti <---fascista <---filologica <---idealismo <---ideologica <---ideologie <---marxisti <---metodologia <---realismo <---revisionismo <---Agli <---Berlino <---Bernstein <---Bologna <---Bukharin <---Cosa <---Così <---Dio <---Etica <---Hegel <---Inghilterra <---Logica <---Marx <---Meccanica <---Metafisica <---Obickin <---Paimiro Togliatti <---Palmiro Togliatti <---Partito <---Pensiero filosofico <---Scienze di Berlino <---Scienze naturali <---Zamis <---abbiano <---comunisti <---crociana <---crociano <---d'Europa <---dell'Istituto <---dell'Ordine <---determinismo <---eroismo <---fanatismo <---filologiche <---filologico <---gramsciani <---idealista <---ideologia <---ideologiche <---imperialismo <---italiane <---massimalisti <---naturalismo <---storicista <---teologico <---Acque <---Aderire <---Agiografia <---Agostino Depretis <---Agraria <---Agricolture <---Alcuni <---Alexander Gerschenkron <---Amilcare Pizzi <---Anassagora <---Anna Karenina di Tolátoi <---Antonio Labriola <---Antropogenia <---Apologetica <---Appunti <---Armando Sapori <---Arrivare <---Atlante <---Atti del Convegno <---Azione cattolica <---Balzac <---Banco di Napoli <---Basta <---Belgio <---Belgrado <---Benedetto Croce <---Ber Gramsci <---Bernstein in Germania <---Beziehungen <---Bianchi Bcmdinelli <---Bibliografia <---Boris Ziherl <---Bulletin <---Cagliari <---Capitale di Carlo Marx <---Carissima Tania <---Carlo Cattaneo <---Carlo Marx <---Casa Penale <---Cattaneo <---Cercherò <---Cesare Luporini <---Che Gramsci <---Chiesa 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e Sud <---Nouvelle Vague <--- <---O.G.C. <---Obkkm <---Oekonomie <---Oken <---Ordine nuovo <---Origgio <--- <---Padmiro Togliatti <---Palazzo Reale <---Pare <---Partito Comunista <---Partito Socialista <---Paul Ernst <---Pedagogia <---Pepoli <---Perchè <---Però <---Pietro Vieusseux <---Più <---Poetica <---Poichè <---Pure <---Quale <---Qui G <---R.D.T. <---Ragionieri <---Ranuccio Bianchi Bandinelli Presidente <---Rassegna storica del Risorgimento <---Reclam <---Repubblica Democratica Tedesca <---Richard Owen <---Rinascimento <---Risorgimento <---Rivista Ko <---Rivista storica italiana <---Roberto Cessi <---Robespierre <---Russia Tolstoi <---Saggio <---Scienze Sociali di Praga <---Scienze sociali <---Se Gramsci <---Secondo Togliatti <---Seghers <---Sistematica <---Sociologia <---Sped <---Sraffa del Trinity College di Cambridge <---Staito <---Statica <---Statistica <---Stato dei Consigli <---Stato di tutto il popolo <---Stilistica <---Stoccarda <---Storiografia francese <---Storiografia 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